Appunti di #ComunicazioneResponsabile: dalla Carta di Rieti ai dodici (s)punti di Global Alliance, passando per la Responsible Leadership

@CartaDiRieti)comportamentiIn queste settimane Stefano Martello ed il sottoscritto siamo spesso stati chiamati come autori della Carta di Rieti per illustrare i nove comportamenti di una comunicazione responsabile nei disastri naturali, che sono molto adatti ed opportuni anche nell’attuale situazione determinata dalla Pandemia COVID-19.

  1. Agire con responsabilità
  2. Ascoltare gli stakeholder
  3. Promuovere (per tempo) la cultura della prevenzione
  4. Comunicare (con) la scienza
  5. Formare alla comunicazione
  6. Valorizzare le identità locali
  7. Valorizzare il linguaggio
  8. Stimolare credibilità e autorevolezza
  9. Tutelare le comunità

A fine marzo anche Global Alliance ha pubblicato una dozzina di suggerimentiper una #ComunicazioneResponsabile #ResponsibleCommunication specificamente riferiti a questa Pandemia:

1. Prima di comunicare, pensa all’impatto del tuo messaggio al di fuori della tua organizzazione
2. Non nascondere l’impatto della pandemia. Sii realistico nelle tue comunicazioni, basandoti su dati di fatto
3. Usa un linguaggio semplice e chiaro per ridurre al minimo la drammatizzazione della situazione
4. Includi una visione di speranza
5. Diffondi buoni esempi e buone prassi
6. Identifica e legittima le emozioni delle persone
7. Dai la priorità alle informazioni provenienti da fonti ufficiali
8. Evita di condividere notizie false. Sii critico nei confronti delle fonti di informazione
9. Non saturare le reti con inutili messaggi
10. Non perdere tempo nella mera critica della comunicazione pubblica. Prova ad essere costruttivo con l’ente pubblico per migliorare la comunicazione
11. Supporta il lavoro dei media fornendo informazioni accurate al momento giusto
12. Lo humour può essere un antidoto a sentimenti depressivi e di crisi, purché non sia frivolo

A chi mi chiede, ed è successo quale seguire, dico entrambi e nessuno. Entrambi perché entrambi tematizzano bene diversi ambiti della responsabilità nei processi di comunicazione, informazione e di gestione delle relazioni pubbliche. Nessuno perché non credo che occorra seguire pedissequamente dei comandamenti, ma ispirarsi ad essi, riflettere pragmaticamente sulle situazioni ed applicare contestualmente la linea guida, seguendo un approccio ispiratore che in fin dei conti è sempre lo stesso ed è esplicitato nel terzo punto del Melbourne Mandate, ma è rinvenibile anche in uno dei modelli indicati da Pennarola e Magni nella Responsible Leadership aziendale e manageriale.

I Comunicatori hanno quattro diverse tipologie di responsabilità (cfr. il testo integrale del punto 3 del Melbourne Mandate):

  1. sociale, nei confronti delle comunità, territoriali e virtuali di cui facciamo parte;
  2. organizzativa, nei confronti delle organizzazioni per le quali lavoriamo;
  3. professionale, nei confronti dei colleghi e della comunità professionale;
  4. individuale, nei confronti dei nostri amici, cari, followers

Probabilmente oggi per noi comunicatori è opportuno riuscire a dimostrare il forte collegamento tra la comunicazione responsabile e la leadership responsabile.

Di seguito le slide di un webinar Casp Ferpi sul tema e una bibliografia, sitografia.

Bibliografia

  • Esposito F., Russo M., Sargolini M., Sartori L., Building Back Better: idee e percorsi per la costruzione di comunità resilienti, Carocci ed. 2017
  • Martello S., Oppi B., Disastri Naturali: Una Comunicazione responsabile? Bononia University Press 2016 e 2017
  • Martello S., Oppi B., Call To Action per una Comunicazione Responsabile nei disastri naturali. Verso la Carta di Rieti, Bononia University Press 2018
  • Pennarola F. Magni M., 2015,  Responsible Leadership: Creare benessere, sviluppo e performance a lungo termine. EGEA
  • Sheehan M., Oppi B., Post-crisis: rebuilding a company, a reputation, a community, in Sheehan-Quin-Allan, Crisis communication in a digital world, Cambridge University Press 2015

Documenti online

Siti di riferimento

Carpe Diem [Trote Gnam!]. Febbraio Primo Mese dell’Etica nelle Relazioni Pubbliche.

ethics_month_2020

Global Alliance ha designato febbraio 2020 come il primo mese dell’Etica nelle Relazioni Pubbliche.

Non è un argomento facile né ritenuto molto interessante da tanti colleghi. In realtà è proprio la dimensione dell’Etica (che io definirei in maniera più laica Responsabilità) che oggi può permetterci di fare la differenza con i tanti che praticano la comunicazione irresponsabilmente.

Si tratta di quella Responsabilità, ben chiarita nel Melbourne Mandate, nei confronti di noi stessi, dell’organizzazione per cui lavoriamo, della comunità professionale e della società in senso più ampio.

Una responsabilità multidimensionale che spesso ci pone di fronte a dilemmi (etici) professionali, ma che ci richiama anche a confrontarci con i nostri stakeholder per discuterne e parlarne.

Mi piacerebbe da questo punto di vista che il tema della #ComunicazioneResponsabile (o meglio ancora delle #RPResponsabili) venisse discusso. Credo ad esempio che mai come oggi sia sotto gli occhi di tutti quanto possa divenire centrale nella gestione di una crisi come quella legata al CoronaVirus, dove a causa di una gestione irresponsabile assistiamo a:

  • gestione della crisi tardiva e diffusione dell’epidemia;
  • colpevolizzazione del popolo cinese e quindi razzismo e xenofobia;
  • scarsa informazione nell’opinione pubblica, anche provocata da una comunicazione delle organizzazioni medico-scientifiche non abbastanza efficaci.

Siccome crisi (pandemie/epidemie) come quella di oggi, è presumibile che accadano sempre più di frequente, è bene che si definiscano linee guida e comportamenti responsabili. Cogliamo l’opportunità offerta dal mese dell’Etica nelle RP per mettere al centro il tema. In questo senso non posso non riproporre ai colleghi la Carta di Rieti, che indica appunto 9 aree di riflessione nella comunicazione in caso di disastri naturale, ma che ben si adattano anche nel caso di epidemie.