Due dati appaiono piuttosto evidenti dai risultati di queste elezioni:
- Elevato astensionismo, diffuso in tutt’Italia e in centro maggiori e minori
- Scadente performance di Lega e M5S
Credo che entrambi abbiano a che fare con temi di comunicazione (politica) e reazioni pubbliche.
Da un lato c’è un evidente e progressivo disamoramento nei confronti della politica e un disincanto quasi rassegnato, che credo possa essere spiegato in parte dal crollo di fiducia nei politici e in parte dall’incapacità di creare uno slancio ‘positivo’ verso la politica.
Dall’altro i partiti e i leader politici sembrano comportarsi sempre più come oggetti di consumo seguendo quasi pedissequamente la curva del ciclo di vita dei prodotti, con una velocità iperaccelerata (4-5 anni). Pensiamo a Salvini e ai 5S, ma anche ai casi di Renzi e Berlusconi prima. Non è che ciò possa essere parzialmente collegato alla sovraesposizione mediatica e quindi alla loro quasi-mutazione in prodotti di entartainment?
In entrambi i casi mi sembra ci siano ampi spazi per chi sia in grado di praticare una comunicazione responsabile e una più profonda attività di relazioni pubbliche.